lavoro.it: Buzz Marketing : Come Monitorare Il Buzz – Analisi e Reazione

Buzz Marketing : Come Monitorare Il Buzz – Analisi e Reazione

buzz marketingAvete mai sentito parlare di “buzz” ? Grammaticalmente parlando, si tratta di un’onomatopeica inglese che identifica il brusio, sia positivo che negativo,  che si concentra intorno ad un prodotto, servizio e più in generale, un brand. Con il termine “buzz marketing”, si definisce, poi, il tentativo da parte di professionisti del settore marketing e comunicazione, di intervenire sul buzz, magari intensificando quello in linea con le nostre aspettative e, monitorando quello poco lusinghiero nei nostri confronti.


Con il proliferare di social network, è decisamente aumentata l’importanza di verificare ed analizzare la reputazione online. I vari Facebook, Twitter, YouTube, ma anche tutti i blog e forum che ci sono nella rete, infatti, possono essere fonte del nostro successo o al contrario, determinare il nostro fallimento, attraverso una serie di opinioni molto negative.
Nel bene o nel male, il buzz assume una caratteristica fondamentale, quella della viralità. L’estrema facilità e velocità con cui si propagano le informazioni positive ma, soprattutto, quelle negative alle comunità dei nostri probabili clienti, è spaventosa. E’ per questo motivo che, sempre più aziende di consulenza, offrono la loro assistenza in outsourcing per monitorare il passaparola e, insieme con esse, nascono numerosi software per l’analisi dei contenuti più disparati. Al di là di tutto questo, è utile capire quale potrebbe essere un nostro primo intervento: questa guida vi fornisce qualche dritta, gratuita o a basso costo che costituisce un buon punto di partenza per quello che, in futuro, potrebbe essere un vero e proprio sistema di Reputation Management.

Google Alerts

Prima di tutto, allo scopo di avere uno sguardo di insieme su quello che si dice intorno alla vostra azienda X, utilizzate gli Alerts di Google. Metodo semplice e gratuito. Dopo aver scelto delle parole chiave che riterrete opportune, basta digitarle sul famoso motore di ricerca e in fondo alla prima pagina dei risultati, cliccare sul collegamento ipertestuale “Crea un alert per questa ricerca”.
Nella nuova pagina, basta inserire il proprio indirizzo e-mail e scegliere l’occorrenza degli aggiornamenti (ad esempio, se giornaliera o settimanale): infine, cliccare sul tasto di conferma. Nel giro di pochi minuti si riceve, all’indirizzo specificato, una mail di conferma e una volta cliccato sull’apposito link, il gioco è fatto.
Rischieremo di intasare la nostra casella di posta ma, allo stesso modo,  creiamo una serie di alerts, tutti diversi, del tipo “Nome azienda”, “Opinioni Nome azienda”, “Prodotto Nome Azienda”, “Qualità Azienda”. Forse ogni giorno, dovremmo dedicare un po’ di tempo all’esame delle e-mail, qualche volta anche non interessanti. Tuttavia, solo in questo modo, potremmo avere un buono sguardo d’insieme su ciò che si dice su di noi. Servizi simili, esistono anche in Yahoo, più esattamente Yahoo Pipes, che aggrega feeds in un unico colpo.

Monitorare il mondo dei blog

Se possiedi un blog, uno strumento che può venirti in aiuto è Technorati, il network di diari virtuali più famoso del mondo. Attraverso Technorati, tutti blog sono messi in rete tra di loro, ognuno può avere grande visibilità, perché seguito da uno o molti altri blog. Di conseguenza, molti possono essere i commenti per ogni tuo post interessante o meno. Attraverso l’abbonamento agli alert RSS, puoi essere costantemente aggiornato e verificare tutte le opinioni che circolano in rete riguardo la tua attività imprenditoriale.
Altro strumento utile per monitorare il buzz sui blog è Blacktype, come allo stesso tempo CoComment. Non sottovalutiamo l’importanza di questi siti che ci permettono di identificare soprattutto quelle situazioni critiche che vanno gestiste immediatamente, prima che si allarghino a macchia d’olio.

Monitorare Twitter

Un paragrafo a parte merita Twitter, il famoso sito di micro-blogging. I Tweets sono potenti mezzi di comunicazione che vanno verificati con costanza. Attraverso una breve ricerca per parole chiave inerenti la tua azienda, è possibile verificare se qualcuno ha nominato un tuo prodotto o servizio. Allo stesso tempo, Twitter mette a disposizione delle funzionalità specifiche, denominate Tweelert e Tweetbeep che, una volta sottoscritti, permettono di ricevere degli alerts via mail, proprio come accade per Google.

Monitorare tutti i Social

Per monitorare tutti i social o quasi, è possibile utilizzare SocialMention che promette di controlalre tutti i contenuti social della rete, sia che provengano da Facebook, sia da forum o community in generale. In verità, una volta testato, questo sistema ha mostrato non poche carenze: mi riferisco, però a ricerche con occorrenze di parole italiane. In realtà, questa è una pecca della quasi totalità di strumenti per l’analisi della reputazione on-line che sembrano prediligere le lingue anglofone.
Stesso discorso vale per Filtrbox che, attraverso la sua tecnologia  FiltrRank, non ci restituisce tutti i risultati relativi alle occorrenze delle nostre parole chiave ma, semmai, una selezione di queste. Per chiarire meglio, ad ogni risultato è assegnato un punteggio/valore  basato su tre elementi fondamentali: popolarità,  feedback ricevuti e rilevanza contestuale.

Monitoraggio attivo. E ora cosa fare?

Possiamo attivare tutti canali indicati oppure decidere di affidarci a qualche laborioso software a pagamento che, magari, potrebbe fornirci un’analisi ancora più dettagliata. Sta di fatto che, una volta ottenuti i nostri risultati, probabilmente, saremo costretti a fronteggiare alcune scelte.
Se abbiamo ricevuto delle forte critiche, non mettiamo la testa sotto la sabbia, ma affrontiamole a viso aperto. Prima regola: mai creare account falsi che, di contro, elogiano i nostri prodotti: prima o poi, in qualche modo, rischieremo di cadere in qualche trappola e, dunque, peggiorare la situazione. Piuttosto, ad opinioni molto negative sul blog, rispondiamo senza remore, presentandoci, per quello che siamo e per il ruolo che ricopriamo nella nostra azienda. Cerchiamo di rispondere in maniera sincera e diplomatica anche alle più feroci critiche, senza mai alzare i toni della conversazione.
Questa tattica non è detto che porterà sempre a risultati estremamente positivi. Sta di fatto che il nostro tentativo potrà risultare positivo almeno per alcuni che apprezzeranno la nostra volontà di metterci in gioco. Non è da sottovalutare poi, la possibilità che l’interazione e la nascita di un rapporto duraturo di scambio di idee con le persone che, in primis, non ci hanno adulato può essere fonte di grande crescita per il nostro brand. Un prodotto, in base alle opinioni dei clienti potrebbe essere migliorato e riscuotere un successo impensabile precedentemente.

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